Guardando un film ho provato a cambiare l'aspect ratio dell'immagine, provando 4:3 e 16:9. Quello che ho notato è che i visi delle persone, così come ogni altra cosa, risultavano deformati nel passaggio da un rapporto d'aspetto all'altro, eppure la deformazione era percepibile come tale solo in rapporto al confronto tra i risultati derivanti dalle variazioni da me imposte, mentre, prima di aver sperimentato le variazioni, tutto pareva di proporzione plausibile, visi allungati o ristretti parevano del tutto naturali, plausibili, in entrambi i formati selezionabili. Entro certi limiti la deformazione non era percepibile come tale poiché non solo i visi erano deformati, allungati o ristretti, ma anche tutto il resto, ogni parte dell'immagine, ogni oggetto riconoscibile lo era, motivo per il quale tutte le proporzioni risultavano bilanciate tra di loro. Questo mi ha fatto riflettere. Ecco nuovamente in gioco la relatività. Ecco come a volte non riusciamo a percepire le deformazioni in noi o intorno a noi se non siamo in grado di scorgere elementi di confronto non deformati. Io sto vivendo un periodo di deformazione personale e solo tramite il confronto con gli altri, o con parti del mio io non soggette alla variazione, posso notare tale deformazione. Eppure, in un'immagine dove ogni cosa sia deformata ed un solo oggetto mostri le sue reali proporzioni, sarà probabilmente tale oggetto a risultare deformato ai nostri occhi, così come il pazzo è spesso definito tale poiché perde numericamente il confronto con gli altri esseri suoi simili. Dove risiede quindi la garanzia della correttezza di qualcosa, qual'è quindi il metodo per decidere cosa sia da scegliere come riferimento sicuro per la verifica di tutto il resto? Ecco quindi la ricerca del nostro vero io, la nostra vera proporzione personale, soggettivamente pura, indeformabile e forse diversa da quella di ogni altro, in quanto ognuno di noi è un universo a se stante. C'è chi cerca l'origine, il punto di riferimento, nella religione, nella ricerca della divinità, nella spiritualità, nel misticismo, chi invece la ricerca nello studio della mente e dei suoi misteriosi meccanismi, chi cerca la verità nella scienza, chi chiama l'origine coscienza. Ad ognuno la sua via per giungere alla sua verità. Ad ognuno il cammino verso la riscoperta del suo archetipo. Che poi vi sia un archetipo comune a tutti, esso non sarebbe dato a conoscere in questo mondo, qualcuno potrebbe poi volerlo imporre a coloro i quali lo vedessero con occhi diversi, sotto altre forme. Siano vostre le idee, esponetele, condividetele, confrontatele, ma non imponetele mai. Per quanto siate convinti che sono la verità, esse sono la vostra verità, funzionano nel vostro universo. Siamo frammenti dell'essere unico, la nostra unica origine è libera da tempo e spazio, da illusioni, ma traduciamo in mille modi la verità e mille vie conosciamo per ricondurci ad essa. Tutto è uno, uno è tutto, qui noi ci limitiamo per evolvere, ognuno scelga l'aspect ratio che ritiene più adatto alla sua visione, ai suoi desideri, al suo film personale, libero di cambiarlo in ogni momento.
Il Principio - The Principle
Ognuno di noi possiede la verità, intraprende quindi il proprio cammino infinito per conoscerla. Questa è l'essenza del sentire, la luce dell'esistenza. Questo è il cammino che in ogni passo del sogno ci porta dal possedere la verità ad essere la verità. | Each of us possesses the truth, then undertakes his endless journey to know the truth. This is the essence of feeling, the light of existence. This is the path that in every step of the dream leads us from having the truth to being the truth. |
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