C'è aria di pianto nel vento. Qualcuno a me legato sta piangendo senza motivo apparente, senza che riesca a sentire l'origine delle lacrime. Sento questa immagine molto vicina a me oggi, per come mi sento. I giorni sono pieni di piccole crepe, avvenimenti che incidono e poi sfumano i contorni del tempo e delle emozioni, storie che annunciano qualcosa di ancora non ben definito e nitido... ne sento il suono in lontananza e la mia pelle comincia a percepirne l'odore. Sta per accadere qualcosa di grande, qualcosa che sommergerà le emozioni di alcune persone con onde che tutto turbineranno in loro e ogni orientamento sarà perso nella violenza delle membra e dei corpi rigirati più e più volte nell'acqua, con gli occhi che a tratti assorbiranno il sole nel verde schiumare e la sabbia graffierà la pelle e la risacca toglierà il respiro. Forse questione di giorni. Forse di mesi, ma in tal caso, percependola già adesso, dovrebbe essere un'onda particolarmente grande e violenta. Tutto potrebbe travolgere, ma solo io e pochi altri subiremmo l'impatto... per tutte le altre persone, tutte quelle che non sono desiderate dall'onda che rapida corre maestosa ed immensa verso di noi, essa sarà invisibile, silenziosa e priva di massa. O forse riguarda solo me. Cerca solo me.
O non è forse questo il riflesso di un desiderio più che una percezione? Ho la stanchezza dei giorni sfumati addosso.
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