Fui fuoco, arsi d'energia in anima, m'illuminai d'ogni cosa e ogni cosa illuminai, per sfiorare l'universo e dimenticare, restituirmi al tutto e divenire.
Fui terra, roccia dura e monti e valli, e grandi terremoti, e argilla, erba e vita, nascita e morte, bocca e cibo, per essere e sentire, nascere e vivere.
Fui acqua, caddi piovendo e mi persi in ruscelli e fiumi, inseguendomi e ritrovandomi, giocando col cammino, assaggiando colori e forme, per conoscere e capire entrando profondamente in tutto, fino al ventre del mondo.
Fui aria, respiro del mondo nel respiro, libera e leggera sopra le illusioni, profonda in sangue e vita, materia flebile del divenire, invisibile in carezze sulla pelle, portatrice di sogni.
E sarò il ventre della terra e acqua sua vita, nascerò da aria in fuoco.
E sarò luce e suono, ricordi e sogni, frammento d'anima.
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