Il Principio - The Principle

Ognuno di noi possiede la verità, intraprende quindi il proprio cammino infinito per conoscerla. Questa è l'essenza del sentire, la luce dell'esistenza. Questo è il cammino che in ogni passo del sogno ci porta dal possedere la verità ad essere la verità.
Each of us possesses the truth, then undertakes his endless journey to know the truth. This is the essence of feeling, the light of existence. This is the path that in every step of the dream leads us from having the truth to being the truth.

Friday, 29 January 2010

Je ne cherche pas l'amour

Je ne cherche pas l'amour. Je le vis, sans l'appeler, chaque fois que il arrive à se reposer à côté de moi.




(Io non cerco l'amore. Lo vivo, senza chiamarlo, ogni qual volta viene a riposarsi accanto a me.)

Monday, 25 January 2010

La schiavitù del dolore

 


Colui il quale riduce in schiavitù il proprio dolore si illude di esserne schiavo, alimentandone la falsa natura.


Colui il quale rende libero il proprio dolore impara a conoscerlo, svelandone la vera natura.


Ognuno di noi è libero di scegliere di illudersi di odiare il proprio dolore.
Ognuno di noi è libero di scegliere di amare il proprio dolore.


 


 


 


Quanto più a fondo vi scava il dolore,
tanta più gioia potrete contenere.


Khalil Gibran - "Il Profeta"

Monday, 18 January 2010

L'anello del re

C'era una volta un re. Egli possedeva un anello, tramandatogli da suo padre, che conferiva a lui il diritto di essere re e lo identificava come tale presso i suoi sudditi. Un giorno il re si svegliò, si alzò dal letto e preparò ad iniziare le attività della giornata come suo solito. Il re, però, percepiva qualcosa di diverso, una sensazione inusuale rispetto all'abitudine di ogni mattina. Si guardò la mano e notò che l'anello non era più al suo dito. Il re sbiancò e fu preso da un senso di angoscia. Cominciò a ragionare. Era sicuro di aver avuto l'anello al dito quando era andato a dormire. Quello era l'ultimo momento in cui l'aveva visto. Nessuno poteva essere entrato nella sua stanza durante la notte, poiché, come ogni sera, l'aveva chiusa dall'interno, come misura di sicurezza alla quale era stato da tempo abituato. Pensò di chiamare aiuto, ma si rese subito conto del potenziale errore: se qualcuno avesse saputo che aveva perso l'anello, avrebbe potuto cercarlo per farlo suo. Questa era una questione che il re doveva risolvere da solo. Si mise quindi a cercare nella stanza. Guarò nel letto. Guardo sotto il letto. Guardò sui mobili e sotto di essi. Guardò negli angoli. Guardò addirittura sul davanzale della finestra. Camminava rapido e nervoso. Si fermava all'improvviso, come sperando di cogliere in fallo l'anello mancante. Trascorse un'ora. Il re cominciò a temere che non avrebbe trovato l'anello. Si sedette sul letto. Prese la testa tra le mani e cominciò a piangere copiosamente. Strizzava le palpebre, singhiozzando. Chissà cosa avrebbero pensato i suoi sudditi se lo avessero visto così. Temeva inoltre che a breve sarebbero venuti a cercarlo, non vedendolo arrivare. Era consapevole che presto la sparizione dell'anello non sarebbe rimasta a lungo un segreto. Cercò di smettere di piangere. Disse a se stesso che, almeno, voleva affrontare la tragedia con dignità. Si asciugò le lacrime. Aprì gli occhi e cercò di calmarsi. Proprio in quel momento notò un piccolo rigonfiamento nel risvolto dei pantaloni del suo abito da notte. Lo toccò con la mano. Non poteva crederci. Aveva trovato l'anello. Ed era sempre stato con lui, ovunque si spostasse. Per questo non riusciva a trovarlo. Si promise che da allora avrebbe fatto molta più attenzione e ringraziò l'anello, come se ringraziasse i suoi antenati, per avergli insegnato una lezione che gli sarebbe stata utile per essere un re migliore: se non riusciamo a trovare la risposta che cerchiamo, spesso accade perché la cerchiamo intorno a noi.

Sunday, 17 January 2010

I release my flesh into words

I release my flesh into words, letting steps appear everywhere in me, raining emotion into trickles of smiles like small fish gasping on the still wet sand, I let myself fall into the vault of the sky, from the bright embrace of the blue light up to the shining runes, and I was the air that possessed every street, the memory of a thousand pilgrims blown on their neck, visible only in the reflection of eyes that I chose before falling again, far away, in every direction, thought chased by feeling, mottled color in the world's iris, small, small, small, tiny enough to cover every possibility and have nothing to desire but what I had gently treaded on already. The scratch in the blood, hidden by the sound of the ceaseless convulsions of the heart, the rhythm of his grief for the scream choked by a thousand hands over his mouth with every beat, I am the thin black line which lies to my heat, sliding in each artery to steal a bit of fire, and never wants to learn to believe in order to still have hunger for a desire. I'm the simle on the fool's face while the world laughs at him, I am the eyelash in the lover's eye that sees his beloved arrive, I am the chill that steals a second from every kiss around him, I am a speck of soot in your breath, ready to be released only through words of love, I am the stain of mud on the petal of the most beautiful flower, I am the word that you didn't want to say, I am the trouble that glides on your skin when someone thinks of you, but not in the way you'd like, I'm the friend you'll never have, the hand of the traitor on your shoulder while you weep, I am the scratch on red lips of desire, I am the last moment of fear before pain, I am the chain that tightens as much as you pretend not to want its grip, I am the tears of a beggar among the indifferent gaze of the world, I am the left leg of a dead nightingale on your asphalt road, I am the blade of grass that breaks your stone with his perseverance, I am the insect in a drop of dew, only the dust of time on your tired hands, the creak without origin that steals serenity from your sleep, I am the simplest test you never pass, I am the most beautiful word nobody ever told you, I am at the whim of a madman, glass cutting your bare feet, the hysterical cry of a child, the last flake of snow on a sunny city, the dead leaf that you can not help but trample on, the fatigue of your breathing when you are too tired to live and too scared to sleep, I am the mistake that reveals the lie, the misunderstood accomplice look of the saints, the secret life in the rope of a hanging monk, the denied gesture of peace in a forgotten mass, the cripple's will to live, the last crust of daly bread, the dissonance in the chant of a prayer, the sentenced in a court of hypocrites, the stoned in the land of the just, the only unthrown stone on the already dead body, I am the eyes of a child escaped from his mother's arms, the final tear for the first cry, I disguise myself as the devil where the devil is feared, I disguise myself as an angel where god is feared, I am the smell of iron in the blood of someone you love, I am the reflection in the cat's eye, the dark alley where the poor devil runs away from decent people, the last drop of whiskey in your tired glass when you don't want to understand that she's gone, I am the fire in the veins waiting to ignite in the heart, I am the first convulsion of the last orgasm you remember, I am the last drop of sweat that falls on your lips before you open them, I am the memories that you've forgotten in the sea, the secret that you drained in the ocean, you have my stolen breath, I have the truth from which you escaped, I am the blade that teaches the fragility of your flesh, I am the unspeakable desire, I am the horizon behind you, you never see me while I look at you, I am all that I am, I am also a piece of you, I am the long fall from the state of grace, I am the whore's sincere pleasure, the thief's night, the fear of the killer, the horrific death of the rapist, I am the last blond hair in your childhood, the heart of the first fallen baby tooth, I am the smell of wine in your mouth, the taste of kisses on your skin, I am the color of your shadow, the question you forget, the answer you deny, I am the last moment before sleep, the first moment for dreaming, everything and nothing, the hug that you gave as a child to that little sweet baby girl who was crying, the secret you discovered by eating soil, the ebony golden branch that falls after your step, the sigh for your last waiver, the first drop of blood in a sacrifice, the point of no return for your desires, the sad look of a dog, a toothless smile on an old woman's face, the first wrinkle on the edge of your left eye, the wind caressing the tip of your fingers when you run crying, the first breath when you wake up and the last breath of your sleep, the sound of a piano in your thoughts as you play with memories, the loneliness of a lover, the first day you betrayed somebody, an unnoticed detail, the grain of a stone close to your steps, winter sun and summer rain, your laughter in a storm, the thin line of a received kindness, the floor that breathes when you fall to the ground exhausted from crying, the last word that never comes, I am a desire, I am you.

(testo originale: Sciolgo la mia carne in parole)

Wednesday, 13 January 2010

A testa all'ingiù

Così come accade per il fiume che sceglie di formarsi in curve e percorsi tortuosi invece di scendere dritto dalla montagna al mare, ogni curva della mia vita è l'occasione di un'esperienza e costituisce il vero traguardo del cammino.

Presto affronterò una nuova curva che mi porterà nella terra che parte del mio sangue sogna con nostalgia: il 20 Febbraio 2010 mi trasferirò a tempo indeterminato in Australia, nella città di Adelaide, dove ho trovato un lavoro come Ingengere del Software, il che dovrebbe permettermi di avere le basi materiali per poter vivere questa grande esperienza.

Partirò da solo. Eppure, in un certo qual modo, porterò molte persone con me, poiché quello che sono oggi è anche il risultato di tutte le persone che ho incontrato lungo il mio cammino.
A voi che ne fate parte va il mio sincero ringraziamento. Ognuno di voi, in un modo o nell'altro, mi ha arricchito. Porterò il vostro dono con me.

Spero di poter salutare di persona quante più persone possibili prima della mia partenza.
In ogni caso tornerò spesso in Italia, quindi questo è solo un arrivederci ed un grande, interminabile, grazie.

Monday, 4 January 2010

Sinuous

As the thought blossom blurs into a slightly sinuous sensation, I slowly slide into a splendid daydream.

Reincarnazione

Siamo tutti parte di un'unica anima con tutto e contemporaneamente frammenti di essa.