Il Principio - The Principle

Ognuno di noi possiede la verità, intraprende quindi il proprio cammino infinito per conoscerla. Questa è l'essenza del sentire, la luce dell'esistenza. Questo è il cammino che in ogni passo del sogno ci porta dal possedere la verità ad essere la verità.
Each of us possesses the truth, then undertakes his endless journey to know the truth. This is the essence of feeling, the light of existence. This is the path that in every step of the dream leads us from having the truth to being the truth.

Thursday 14 September 2006

Sorriso...

Sorrido, come in un sogno mi intravedo, offuscato, stanco di combattere i miei demoni. Intravedo nello specchio grigio la forma del sorriso. Forse sono forte. Forse ho retto. Forse sono sopravvissuto, non ricordo. Macchie di uno sporco incomprensibile corrodono gli angoli espandendosi sfumate verso il cuore dell'immagine, e tutto è così sfumato. Non riesco a sentire bene il mio corpo. Sento il ventre. Cos'è tutto questo sporco... E' tutto così sporco. Ci sono rivoli neri nel lavandino, venature che non ricordo. Sono spesse. Gocce isolate corona di ogni spaccatura di colore. E' tutto così grigio e sporco. La maniglia della porta riflette a tratti. E' sporca degli stessi colori monocromatici del lavandino. Le mura, sopra le mattonelle, la forma di una mano, colore delle venature nel lavandino. Scura. Sto respirando male. Non sentivo i suoni. Forse non li sento ancora, ma sento il ventre. Respiro male, è davvero faticoso. Dov'è il mio sorriso? Voglio lo specchio devo vedere il mio sorriso ora subito. Respiro. Lavandino. Mi reggo. Mano sporca. Destra. Sinistra, sento il ventre. Sento il venrte con la mano. Che fatica respirare. Labbra nere. Tosse. Avevo la bocca piena. Lavandino sporco, altre gocce. No no non pensare cattivo. Non pensare cattivo. Sorriso. Cazzo. Sincero, sveglia. Ho un sorriso sulla pancia. E' netto, taglia i muscoli e perde colore nero. Cazzo. Non sono stupido. L'idea più assurda potrebbe essere vera. Torna. Cazzo. Respiro. Tosse. Cazzo. Piano piano piano... piano. Piano. Respiro. Tosse. No. Accenno. Trattieni. Buono. Cazzo fa male al ventre tossire. fa un grande male, cazzo. Sorridi. La vedi? Lì, guarda nel sorriso, poi nella fronte scorgendo i tuoi occhi. E' lì. Ha trovato una ragazza. Si sta innamorando. Non la ami ancora, sono i tuoi demoni, cazzo, proprio adesso, buono buono, tranquillo te la cavi bene nelle situazioni difficili ti perdi nei problemi facili. Lei si sta innamorando. Soliti errori. La idealizzerà, ma pare destinata a soffrire con le donne, cazzo trovane una che non ti faccia tutti questi rigirii, torni indietro, eh? Altro giro altra corsa, non hai mai vinto, quindi riprovi no? C'è un po' di me in te, lo sento nelle tue parole. Sveglia, hai un sorriso in pancia. Ok ok, dai, fermo, non pensare a lei, è la sua vita, tu sei già felice perché nessuno può portarti via ciò che è stato e ciò che sarà arriverà, si si, dai, non è il momento di pensare alle donne. Nemmeno alle sue possibili. Dai cazzo, tranquillo, su. Basta, parla bene, sii di classe, sii te, no no respira, niente falsità. E' piccolo questo bagno, ma credo che potrei cadere in qualsiasi direzione. Ho lo sporco negli occhi. No, è nel cervello. Tampona, quel sorriso non aspetta i comodi tuoi. Tosse. Specchio. Sorriso. Respira. Respira. Respira. Respira... respira... ancora... piano... Devo svegliarmi. Sono al computer, scrivo facendo scivolare dita operose sulla tastiera. Chiudi gli occhi. No aspetta. Cazzo. Occhi aperti. Che botta. Non reggerò molto. Però ho vinto, no? Non ricordo. Cambia realtà. Salta. Torna nell'alternativa. Si, la verità lì deve ancora arrivare. La verità non la trovi mai del tutto. Si la realtà tranquilla, quella dei giorni della gola e della perdita di spiritualità, quella dei giorni strani senza respiro e senza movimento, si lo sai coma va a finire, meglio lì che qui comunque, qui reggi poco. Mi piaccio allo specchio così, c'è arte in questa immagine, nel viso non rilassato, nel grigiore dei colori, nell'espressività viva degli occhi danneggiati dal dolore. Non ti resta molto. Respiro. Sale. Sale. Vai vai vai cazzo vai vai vai vai occhi chiusi, ora vomito, merda ora vomito tutto il nero che ho in corpo quando cazzo arriva la sensazione del salto merda qui svengo e resto qui, cazzo, incrocia gli occhi non aprirli stimola lo sguardo perso no non serve stimola il salto quando cazzo arriva ora ci resto in tutti i sensi cazzo che culo non respiro se avessi gli occhi aperti ci metterei un bel po' a togliere le formiche dall'immagine ancora più grigia e scura che cazzo penso svegliati non sei l'ombra nemmeno lontana di quell'altro alzati che puoi farcela, stai dritto, cazzo quando finisce, non può finire qui, ho tanto da fare, come si faceva da piccolo, respira, da piccolo, tosse, non apriregliocchicomesifacevapiccolosi, tosse, respira... piano, reggi, cuore, come facevo nei sogni da piccolo, chiudevo gli occhi giravo su me stesso e arrivava il salto, cambio immagine, com'è brutto svegliarsi con i muscoli ancora bloccati in dormiveglia speri di urlare e non puoi senti i suoni confusi e la luce attraverso le palpebre che nemmeno muovi, la mano l'hai mossa, ti stai alzando, no sognavi, ancora bloccato, non vuoi dormire, urla urla nulla sogna, ti sveglierai, ecco il salto, tosse, no, arriva non perderlo vai gira gira gira... r e s p i r o sorridi, vai!

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