Pensieri di un sognatore di verità - Thoughts of a truth dreamer
Il Principio - The Principle
Ognuno di noi possiede la verità, intraprende quindi il proprio cammino infinito per conoscerla. Questa è l'essenza del sentire, la luce dell'esistenza. Questo è il cammino che in ogni passo del sogno ci porta dal possedere la verità ad essere la verità.
Each of us possesses the truth, then undertakes his endless journey to know the truth. This is the essence of feeling, the light of existence. This is the path that in every step of the dream leads us from having the truth to being the truth.
Wednesday, 4 April 2012
Proteggere - To protect
Non puoi realmente proteggere ciò che non rispetti.
Per come la vedo io un discorso del genere ha senso solo in un caso, quando cioè ciò che non rispetti sei tu stesso. In tutti gli altri casi, tuttavia, questo problema risulta essere prettamente semantico ed assolutamente inesistente nella realtà dei fatti.
Non credo di comprendere pienamente ciò che intendi, in particolar modo la seconda frase del tuo commento. Potresti elaborare maggiormente il concetto? Grazie.
Quello che voglio dire è che secondo me quello che affermi non ha molto senso. Semplicemente perché nessuno si preoccuperebbe mai di non riuscire a proteggere ciò che non rispetta. Semplicemente perché, dal momento che non la rispetta, non ha nessun motivo/interesse a proteggere quella cosa. È un desiderio che non si creerebbe mai. È un problema che non si pone. Tranne che in un caso: quello in cui la cosa che non rispetti sei tu stesso. E allora sì che la cosa diventa problematica. Perché diventa una lotta tra il desiderio naturale di sopravvivere e preservarsi e quello tutto umano di distruggersi, materialmente e/o psicologicamente. E allora diventa un mondo in cui devi spravvivere a te stesso, in cui devi vivere nonostante te stesso. È abbastanza triste.
Credo che il desiderio di proteggere nel caso di ciò che non si rispetta sia il surrogato del desiderio di possedere travestito in abiti più gradevoli al nostro stesso giudizio. Così come credo che il desiderio, che chiami tutto umano, di distruggersi, sia il surrogato di altri desideri che non ammettiamo a noi stessi, la ventilazione conseguente ad una pressione insoddisfatta.
Per come la vedo io un discorso del genere ha senso solo in un caso, quando cioè ciò che non rispetti sei tu stesso. In tutti gli altri casi, tuttavia, questo problema risulta essere prettamente semantico ed assolutamente inesistente nella realtà dei fatti.
ReplyDeleteNon credo di comprendere pienamente ciò che intendi, in particolar modo la seconda frase del tuo commento. Potresti elaborare maggiormente il concetto? Grazie.
DeleteQuello che voglio dire è che secondo me quello che affermi non ha molto senso. Semplicemente perché nessuno si preoccuperebbe mai di non riuscire a proteggere ciò che non rispetta. Semplicemente perché, dal momento che non la rispetta, non ha nessun motivo/interesse a proteggere quella cosa. È un desiderio che non si creerebbe mai. È un problema che non si pone. Tranne che in un caso: quello in cui la cosa che non rispetti sei tu stesso. E allora sì che la cosa diventa problematica. Perché diventa una lotta tra il desiderio naturale di sopravvivere e preservarsi e quello tutto umano di distruggersi, materialmente e/o psicologicamente. E allora diventa un mondo in cui devi spravvivere a te stesso, in cui devi vivere nonostante te stesso. È abbastanza triste.
DeleteCredo che il desiderio di proteggere nel caso di ciò che non si rispetta sia il surrogato del desiderio di possedere travestito in abiti più gradevoli al nostro stesso giudizio. Così come credo che il desiderio, che chiami tutto umano, di distruggersi, sia il surrogato di altri desideri che non ammettiamo a noi stessi, la ventilazione conseguente ad una pressione insoddisfatta.
Delete