Il Principio - The Principle

Ognuno di noi possiede la verità, intraprende quindi il proprio cammino infinito per conoscerla. Questa è l'essenza del sentire, la luce dell'esistenza. Questo è il cammino che in ogni passo del sogno ci porta dal possedere la verità ad essere la verità.
Each of us possesses the truth, then undertakes his endless journey to know the truth. This is the essence of feeling, the light of existence. This is the path that in every step of the dream leads us from having the truth to being the truth.

Tuesday, 26 February 2008

Saturday, 23 February 2008

Occhi e ferite

Ferite nel cuore che si induriscono nel tempo, lo appesantiscono, sufficientemente sostanziose nel loro spessore, affaticano ogni battito. Come un parto continuo che non potrò mai capire, pompano la folle corsa di un sangue che scurisce l'intensità degli occhi, li rende capaci di scorgere la verità dei teatri di cartapesta che chiamano mattatoi dell'anima, l'illusione di universi superiori che sovrastano come immense sfere d'oceano il capo di meraviglie oscure, chino, con i capelli che coprono viso e dolore. Membra stupende, poesia scura del movimento nel desiderio del possesso estremo. Bruciano. Solo chi può vedere non compatisce, solo chi può vedere resta in piedi nel vederle bruciare e allunga una mano solo se chiesto, senza lasciarsi bruciare più di quella, perché egli non è illuso, perché egli persegue una verità che non inneggia al suicidio della poesia che trae l'estrema sua intensità dall'autoconsumo dell'energia intrinseca dell'esperienza, succhiandone la linfa di sensazione per soffrire ed essere nella sofferenza. Egli persegue la verità oltre l'illusione e non dona il suo cuore per soddisfare la sua ricerca solo attraverso i riflessi. Occhi e ferite in esso trovano origine solamente nella sua esperienza originale.

Saturday, 16 February 2008

L'ultimo abbraccio del vento

Lascia che venga a me, quell'attimo e scintilla, lascia che dica ciò che sento, pur se non dovessi credere alle parole, perché adesso conta solo il sentire, sottile ricordo dell'origine. Su petali flebili ed in forza e rabbia di piccolo fragile come rimasto oltre il mutamento del corpo, gli stessi occhi da adulto nel bambino, gli stessi occhi da bambino antico, mai cresciuto nei secoli, là dove il fiume svolta per cercare il mare, prosegua oltre la paura di sbagliare questo sentiero, là dove anche i rami degli alberi, ed il vento, parlando attraverso le punte dei cipressi, come uno spirito che possiede un'immagine, con sforzo stremante, per poche parole che non sa se mai verranno comprese e su quell'istante gioca la sua eternità, indicano di non proseguire e di seguire il corso del fiume, lascia che sia uomo e possa dire no, perché nemmeno la natura intera, nella sua interminabile bellezza, potrebbe realmente decidere con sicurezza il mio cammino, nemmeno l'esistenza stessa e l'eternità potrebbero affermare e convincermi di conoscere il mio cammino meglio di me. Sono un cercatore e cercherò, in questo giorno immenso che supera l'arco della luna in ogni notte, mentre l'anima di ogni poesia osserva dall'arco della mia notte eterna ogni giorno, braccia aperte ad un cielo non più sopra, intorno, avvolgente come l'aria dimenticata che finalmente mi ritrova, amante remota, giunge a me il suo messaggio, nonostante il vento, mi congederò, è un abbraccio di saluto prima di addentrarmi e lasciare la vita come polvere funeraria nel fiume, raccolgo il respiro facendo vincere l'odore del mio incenso in pelle su quello dei fiori, e adesso ammirino la bellezza di me, uomo, mentre entro nell'utero nascosto di questo esistere.

Thursday, 7 February 2008

Fate silenzio.

A tutti coloro che non hanno mai sentito le urla di un bambino in ospedale. Fate silenzio.